La biografia illustrata di Chiara Pasqualetti Johnson dedicata all'artista messicana
Esce oggi in tutte le librerie la nuova biografia di Chiara Pasqualetti Johnson, un omaggio alla vita di Frida Kahlo, a 70 anni dalla scomparsa di una delle figure più emblematiche del XX secolo.
Dopo il successo letterario di Coco Chanel, Audrey Hepburn e Jacqueline Kennedy Onassis, quest'ultimo ritratto al femminile si spinge oltre il mito, ripercorrendo la vita di Frida dall'infanzia alla scoperta della pittura, dai legami con personaggi straordinari come André Breton, Tina Modotti, Lev Trotsky, al leggendario matrimonio con l'artista Diego Rivera e l'incanto della Casa Azul, la casa-museo che rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per gli appassionati di arte e cultura.
Una vita a tinte forti, raccontata attraverso un testo intenso arricchito da oltre un centinaio di splendide immagini che svelano il fascino senza tempo di un'artista diventata un simbolo di emancipazione e di libertà in un momento storico in cui il Messico ha appena eletto la sua prima presidente donna e il femminismo diventa progressivamente più influente.
A ritrarla furono spesso donne fotografe come Imogen Cunningham, Lola Álvarez Bravo e Tina Modotti, oltre a una schiera di amici e amanti talentuosi, da Edward Weston a Nickolas Muray.
Sfogliando le pagine di questo libro, si entra nel mondo più intimo di Frida proprio attraverso quegli scatti.
La si scopre in momenti della sua vita privata, mentre dipinge o siede a tavola con gli amici, quando fuma una sigaretta in giardino o siede accanto al suo Diego, oppure in posa, come una diva, avvolta nel rebozo e nei suoi abiti tradizionali.
Questi ritratti hanno contribuito enormemente ad alimentare l'immaginario nato intorno alla sua figura,esattamente come è accaduto ad altri miti del nostro tempo, da Che Guevara a Marilyn Monroe. Per lei, del resto, le fotografie non erano che una delle tante forme con cui amava esprimersi.
Con la sua vita drammatica e il suo modo di affrontare le difficoltà, Frida Kahlo ha saputo trasformare le sue esperienze in una forma d’arte. Consapevole di non rappresentare la bellezza tradizionale, ha lavorato tutta la vita alla costruzione della sua immagine, finendo per trasformare il suo essere “diversa” in essere “speciale”, ispirando milioni di persone.
Alla fine, dipingere, scrivere poesie, disegnare abiti e decorare busti ortopedici non erano che un'unica forma d'arte. La sua.
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