Mi sono chiesta più volte nel mio percorso personale cosa rendesse una lettura davvero unica.
Una buona preparazione forse rappresenta il 40% di una buona lettura ma il resto lo facciamo solo ed esclusivamente noi consulenti?
Personalmente credo che oltre all'esperienza personale, alla capacità empatica e di approccio verso gli altri, la genuita' nel porsi alla persona davanti a noi, anche gli strumenti utilizzati facciano la loro parte.
Alcuni mazzi fanno parte di noi, ci sono più affini, comunicano più di altri o ci fanno giorno per giorni intuire aspetti nuovi , di ricerca personale, che poi riusciamo anche a trasmettere a nostra volta.
E spesso sono quelli più utilizzati.🧡
Anche se la sete l'esplorazione di nuove carte fa parte del nostro DNA!
Ho dei mazzi che adoro, anche se sono rovinati o usurati dall'utilizzo, li uso molto spesso nei consulti , mi facilitano il compito. In altri casi invece devo uscire dalla mia confort zone ed usare qualcosa di diverso, e il consulente che mette in moto questa energia.
Voi cosa ne pensate?
Che approccio avete?
Buona serata.
Erika